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Ricordo il momento in cui me la scattò, come ricordo tutto quello che ha preceduto lo scatto. Eleazar Ritter. Un uomo ambiguo, costante nel suo essere vago, sfuggente a qualsiasi circoscrizione, quasi fosse fatto di materia eterea. Interessante ai miei occhi, per svariati motivi. Uno dei quali, la sua testa, brillante e sprecata. Un altro sono i suoi natali, la sua appartenenza alla famiglia Ritter.
Non c'è malizia in questa foto. Sensualità, ma nessuna traccia di provocazione. I miei occhi, sono freddi e impenetrabili, come sempre.
Ricordo l'odore che pregnava quel maglione.
Suo.
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