martedì 28 febbraio 2012

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La permanenza alla Shouye è sempre piacevole. Aggirarmi tra lussi ed arte mi appaga. La tranquillità che queste mura racchiudono, mi aiuta a mantenere il controllo. Eppure... qualcosa manca... qualcuno tra le lenzuola che mi avvolgono la notte. Al suo posto, c'è buio artificiale. Ne sto abusando al ritorno dal mio ultimo viaggio a New London, la situazione degenera.

La mia personale scalata sociale si sta lentamente concretizzando. Un incontro avvenuto su Corona, tra massaggi, bagni termali e visite immobiliari, e mi ritrovo sotto l'ala protettiva del Demonio. Semmai dovessi equiparare il suo potere un giorno, non smetterei mai di ammirare invidiosa quella donna. Mi sento inferiore a lei, vedo chiunque inferiore a lei, ma per quanto detesti questa sensazione, sapere di averla dalla mia parte (anche solo per suo interesse)  fa sentire in me un po' del suo potere.

Ho ricevuto un invito da parte di Miss Khan per un concerto di un pianista che farà tappa a Capital City. Ovviamente, ho accettato.

Il farmaco fa effetto... Dajiawanan.

venerdì 24 febbraio 2012

Step by Step


Mis Envy che diventa oggetto di invidia lei stessa, paradossale.

Devo smetterla di considerare quel Demone palestrato come un uomo qualunque, solo un po’ più furbo, altrimenti finirò per essere sempre impreparata ai suoi colpi di scena. Quando ha proclamato la maschera vincitrice e ha detto il mio nome, devo ammettere che non me lo aspettavo assolutamente. L’ho sottovalutato.
Avrei dovuto ringraziare particolarmente Miss Winter, è lei che ha ispirato il travestimento, inconsapevolmente. Inoltre è stata davvero generosa, con me e con il resto dei suoi ospiti. Evidentemente la serata ha incassato parecchio. Non so se le mie percezioni fossero in quel momento turbate dalla vittoria inattesa, ma mi sembra di aver colto sincerità nel sorriso che quella donna mi ha rivolto.

Devo solo decidere con chi trascorrere le due sere nell’area VIP di Hall Point. Ho già un’idea ben precisa in mente, ma il timore che possa rifiutare per qualsiasi motivo al mondo, mi ha trattenuta dall’invitarla direttamente stanotte. Forse non c’è nemmeno stato il tempo per chiederglielo. Ero troppo concentrata a sfilarle quella tutina da dosso.

È giunto il momento di salire il primo gradino. I tempi sono abbastanza maturi, anche se la prudenza non è mai troppa in certi casi. Comincerò con l’avere un semplice colloquio, che determinerà molte cose.


mercoledì 22 febbraio 2012

Miss Envy


Più guardo l’abito che indosserò domani, più mi convinco che ho scelto un travestimento appropriato per questi tempi. L’Indivia. La sento dilagare ovunque, attorno a me, dentro di me. Non credo esista qualcuno che non l’abbia provata almeno una volta in vita sua, poiché tutti hanno delle mancanze che vorrebbero colmare. Mi sento di poter dichiarare che l’invidia fa intrinsecamente parte della natura dell’uomo, irrimediabilmente imperfetta. Tendiamo verso una compiutezza che non potremo mai raggiungere, per quanto ci sforziamo. La tragedia sta nel fatto che pur essendo consapevoli dei limiti che la nostra natura ci impone, continuiamo ad anelare verso tutto ciò che non abbiamo e avidamente guardiamo coloro che sembrano possedere ciò che noi vogliamo. Ecco perché ho scelto l’invidia, anche io ne sono infetta. La provo nei confronti di Donna Winter. Lei ha potere, economico e sociale, ed ha Mughain. Voglio il suo potere e voglio Mughain. 

La festa inaugurale di BSS1 è stata un successo. 
Come sospettavo la presenza di Ratliff ha destato qualche perplessità. Amo introdurre elementi di disordine nelle mie opere. Forse è un inconscio bisogno di turbare una vita altrimenti troppo routinaria e sempre uguale. Il movimento è l’unico elemento che rende pienamente vissuta un’esistenza.
Ratliff ha una carica erotica quasi irresistibile. Immagino che gli basti davvero poco per portarsi a letto una qualsiasi donna nel ‘Verse. Ma non me, e non perché non sia attratta dall’idea di sbirciare sotto i suoi abiti eleganti. È più intelligente e furbo che bello, merita un altro tipo di attenzione da me. E dalle sue dichiarazioni durante il viaggio di ritorno sulla Wyoming penso che lui condivida il mio pensiero. Ma non voglio peccare di presunzione, soprattutto dopo  aver accusato lui di questo.

Un uomo è casualmente entrato nel mio campo gravitazionale. Il dottor Eleazar Ritter, un cognome che è una garanzia. È un uomo strano, a tratti trasparente, ma la maggior parte dei casi è indecifrabile. Non ho ancora capito se il fascino che esercita su di me sia dovuto ai suoi presunti soldi ed al prestigio famigliare o a qualcosa ancora vago. Ieri l’ho incontrato per la seconda volta e credo proprio che non sarà l’ultima.  Mi ha definita “ingestibile” e la spiegazione che ha dato a questo termine è risultata molto gradevole.

Stasera devo vederla. Ci stiamo allontanando e devo capire cosa sta accadendo, in lei ed in me.

giovedì 16 febbraio 2012

...





Intermittenze.





Hall Point

Non so nemmeno se si sia accorta della mia assenza nella sua stanza stanotte.

I lavori al Casinò procedono nei tempi.
Anche l'organizzazione della festa inaugurale di BSS-1. Dovrei solo convincermi a prendere in considerazione la proposta di Mister Ratliff di concedersi come barman. Tutto dipenderà da quel qualcosa ancora indefinito che dovrei dargli o fare in cambio.
È un uomo astuto ed ambizioso, un connubio che apprezzo. Stringere un rapporto con lui potrebbe risultare vantaggioso, per entrambi.


C'era Josephine ieri ad Hall Point. Ho finto di non vederla.
Il suo atteggiamento nell'affrontare la questione del Capitano Scott mi ha irritata profondamente e mi sarebbe costato dover nascondere il risentimento in pubblico. Non ne avevo voglia. Così ho preferito evitarla. 
A volte ostenta una leggerezza non consona alla situazione ed è questo che mi ha infastidita enormemente.


Sono due giorni che non ho sue notizie. 
L'ho sentita infilarsi nel letto a notte fonda, ma al risveglio non c'era.
Stamattina ho conosciuto Miss Evans durante il suo turno al Casinò.
Nemmeno lei sapeva dirmi dove fosse.


Dove sei finita, Ombra?


martedì 14 febbraio 2012

Resilienza

Sono ad Hall Point da un paio di giorni ormai.
Ho la sensazione che presto questo esilio forzato da Horyzon comincerà a rendermi nervosa.
Per ora mi godo i suoi vantaggi, in primis, la possibilità di passare le notti nella tana dell'Ombra senza dovermi in alcun modo giustificare.

Dopo aver rischiato il licenziamento, rischio la morte.
Il giornalista si è fatto ammazzare, molto probabilmente dal losco individuo su cui stava indagando. Ciò mi mette nella posizione alquanto scomoda di potenziale futura vittima, semmai dovesse risultare qualche collegamento tra me e lui.
Mughain si occuperà della mia sicurezza personale e sembra essere l'unica nota positiva in tutta questa faccenda.
Questi pensieri si aggiungono al chiodo fisso che mi tiene sveglia la notte.
Maledetto Doyle!
Ogni volta che lo scrivo e lo dico mi sento meglio. Ma è un benessere che sfuma velocemente, schiacciato dal peso del timore.



Due notti fa le ho chiesto cosa sarebbe disposta a fare per me. Se fosse arrivata ad uccidere. Sembrava tranquilla, finché non le ho riferito il nome della persona che avrei voluto uccidesse. Ma dopo un primo momento di smarrimento mi ha risposto che se ci fosse un motivo valido se ne occuperebbe. Mi ha colpito la sua reazione. Forse siamo più simili di quanto non voglia ammettere lei stessa. Dopo, abbiamo trascorso una delle notti più intense, divorate da una bramosia che tendeva alla morte. Sembrava volessimo annientarci l'una nell'altra. 



Sono stata su BSS-1 ieri. Il tocco della Blue Sun è visibile. Ambienti asettici, all'avanguardia. Essenzialità ed efficienza. Il viaggio sin lì è stato il peggiore della mia vita. La pilota sembrava alle prime armi, il capitano era un rozzo uomo di Safeport, il cui odore di sudore stantio misto a olio di carburante ancora mi fa nauseare se solo il pensiero mi sfiora. Ha gettato fango sul prestigioso nome della Shouye con continue e basse provocazioni. Che Buddha mi scansi in futuro da questo tipo di esperienze degradanti.


giovedì 9 febbraio 2012

Equilibrio instabile

Eleria.





Sospese tra Nirvasa ed Abisso. Tra Infinito e Nulla.






Ogni più piccola interferenza potrebbe determinare la completa disgregazione.

Oggi però, mi sento così vicina al Nirvana, che voglio per un attimo dimenticare l'Abisso su cui poggiano i nostri piedi.

martedì 7 febbraio 2012

Il Paradiso: un Inferno dorato

L'ho cercata.
L'ho trovata.
E ciò che ho visto, non era iò che mi aspettavo di vedere.
Era un relitto umano: ubriaca, ferita e probabilmente anche fatta.

Appena mi ha vista, mi guardava come se non fossi reale e continuava a ripeterlo.
Avevo solo intenzione di parlarle di Ayline, delle sue opere. Speravo semplicemente che ricambiasse il favore, tutto qui, non le chiedevo altro. Ma nello stato in cui era non ho potuto menzionarle nulla. Non credo che riuscirò ad ottenere il suo aiuto. Non vuole avere nulla a che fare con me, nemmeno se si tratta di lavoro.

Farò a meno di Lei.

Domani, dopo aver incontrato Brent Ratliff, partirò per Eleria. Da sola.
Una visita al Tempio mi farà sicuramente bene. 
Sembrava veramente fosse cambiato qualcosa dopo la nostra visita ad Ayline. . . un'illusione di breve durata. . .

"Una notte senza il giorno e un giorno senza notte" 

Che sia lei il giorno ed io la notte, o viceversa? Forse la monaca ci stava solo avvertendo di stare lontane. 
Deve essere così.




Fail with consequence, lose with eloquence

Crossroads and given the option
To pass and look back at goals I've missed
Rainbows of burning bridges
If you squint a little more it looks the same

But ooooooooooooooooooooooooh
There's a little bit of me inside you
Gathering what you've lost
But oooooooooooooooooooooooooh
There's a little bit of you in everone
Can never keep a secret

Problems, lines on your face
You smooth them out so no one can tell
put a straight back upon a stage
could dance dance hide the tremor in your hand

But ooooooooooooooooooooooooh
There's a little bit of me inside you
Gathering what you've lost
But oooooooooooooooooooooooooh
There's a little bit of you in everone

And I'm watching you now
I see you building the castle with one hand
while tearing down another with the other

And I'm watching you now
I see you building the castle with one hand
while tearing down another with the other

And I'm watching you now
I see you building the castle with one hand
while tearing down another with the other

lunedì 6 febbraio 2012

Fragilità


"La felicità?" disse il bell'uccello e rise con il suo becco dorato,
"la felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli,
nei fiori e nei cristalli".

domenica 5 febbraio 2012

F**k you!


Il Tempio è l’unico luogo che possa arginare la mia rabbia adesso, influire sul mio stato d’animo, aiutarmi a trovare la pace interiore. Almeno per un po’.

I miei presentimenti su Mughain, sulla sua influenza negativa, si sono rivelati fondati.Quando ho posato gli occhi sul registro delle attività della Shouye ed ho visto il suo nome associato a quello della Laoshi, ho sentito il cuore perdere un battito. Lo stesso cuore che lei mi ha sempre accusato di non avere.  Non mi ero ancora resa conto di quanto si fosse radicata in me prima d’ora.  L’ho sentita improvvisamente respirare in ogni mio desiderio. 

Mille pensieri hanno affollato la mia mente ed ancora mi ossessionano, tra cui l’intima certezza di non essere altro che una sc****a. Idea che fin’ora non aveva mai rappresentato un problema, finché non ho scoperto che non ho l’esclusiva nemmeno per quello. Intuire che non le è importato nulla che venissi a sapere che era stata con un’altra, proprio alla Shouye… Non dovevo permetterle di coinvolgermi fino a questo punto.

La odio!

Il mio karma infame si è voluto prendere gioco di me ancora, facendomela ritrovare tra i piedi. Non ero preparata ad incontrarla, ma ho cercato di evitare in ogni modo che lei percepisse ciò che provavo. Nonostante lo sforzo ha colto una tensione o un cambiamento in me. Inevitabile.
Prima di andarsene, mi ha detto che non vuole nuocermi e che trova giusta l’opzione di non vederci più, se non per lavoro. Mi trova perfettamente d’accordo stavolta. Non posso, non devo permettere che la storia si ripeta a mio danno. Che vada all’inferno. 

Nota per i prossimi giorni: evitare Hall Point finché non avrò recuperato un minimo di equilibrio.

venerdì 3 febbraio 2012

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Sono di nuovo ad Horyzon. Impegni alla Shouye mi hanno costretta a partire in giornata da New London. Sono riuscita a vedre Adam, a parlarci. Era da nostra madre, credo l'abbia fatto apposta a darmi appuntamento nella casa che un tempo abbiamo abitato insieme, tutti e tre. Lei è invecchiata e ancora non si spiega perché mi rifiuto di parlarle e guardarla negli occhi. Adam è diventato un avvocato affermato e somiglia sempre di più a Ludwing Adams, ma solo nell'aspetto fisico e nella dedizione al lavoro. Rimane quel ragazzo genuino e solare che ho sempre invidiato da piccola. Riesco a provare un sano affetto per lui ora che ho finalmente accettato me stessa.

Lui mi ha rassicurata, dice che le mie sono paranoie. Il caso Doyle è ancora aperto ma nessun legame è stato trovato o minimamente ipotizzato tra me ed il traffico illegale. Nonostante le sue parole, non riesco a togliermi questo macigno di dosso. Forse perché io conosco la verità a differenza sua. Povero Adam, ha sempre cercato di proteggere il suo angioletto, ancora mi chiama darlin', e non sembra essere minimamente risentito della mia totale indifferenza verso tutto ciò che riguarda lui e la mamma.

Ho avuto appena il tempo per una veloce visita all'olo-lapide di Ricky, prima di imbarcarmi sulla nave che mi avrebbe riportato a Cap City. Che Buddha possa perdonarmi per tutte le maledizioni che ho salmodiato davanti all'ologramma della sua bella faccia da schiaffi, contornata da quei capelli corvini privi di ordine. 
Nel viaggio di ritorno non ho potuto fare a meno di pensare agli anni trascorsi al "Tempio", a me, a Ricky, Eliza, Josh, i gemelli, Mughain... la sua frase... "non provare a sfuggirmi".

mercoledì 1 febbraio 2012

Anima di Cristallo

Albeggia. Sono sulla nave, di ritorno da Eleria. Un viaggio... strano. Ayline, la monaca cieca, l'artista del Riflesso Oscuro, ha detto delle cose arcane: "smettete di riflettervi", "cercate un giorno senza la notte e una notte senza il giorno". Che cosa avrà voluto comunicarci? Gli occhi mi si chiudono. Una dolce stanchezza mi pervade. Forse riuscirò a dormire finalmente. Sarei già dovuta essere ad Horyzon. Ma non importa, ora.

Anima di Cristallo, è così che mi ha chiamata. Lei invece, Lei è Ombra.

C'era qualcosa di diverso in Lei, in me. Forse sarà stata l'influenza del Tempio.

Non riesco più a rimanere sveglia.

Prima o poi ritorna... sotto diverse spoglie.

Il passato torna sempre e gli errori ti si ritorcono inevitabilmente contro. È la legge del Karma. Il mio si è incarnato in Mughain McCarty. Hun dan! Quella donna interferisce in modo del tutto negativo nella mia vita. Ecco cos'è, un'interferenza negativa. Ma se solo ci odiassimo e basta, sarebbe tutto più facile. Invece... sta diventando complicato ignorarla da quando ho ceduto alla tentazione di capire perché la detesto tanto e nonostante ciò, continuo ad incontrarla. Ultimamente poi, non è più così casuale la frequenza dei nostri incontri. Sembra quasi che ci cerchiamo, solo per poterci respingere.
Devo ammettere però, che sessualmente parlando, sembriamo nate l'una per l'altra. Non è difficile interpretare le sue voglie, perché coincidono con le mie. I nostri desideri aderiscono perfettamente. E finché ci limitiamo a crogiolarci tra le lenzuola, nutro l'insano desiderio che non finisca mai.
È un'alienazione da me stessa e dal mio mondo. Non posso permettere che la sua presenza continui a lecerare il legame che ho creato strenuamente con la mia vita. 

Per di più, ora ho capito da cosa deriva l'innata attrazione-repulsione che provo nei suoi riguadi. Mi ricorda Lui. I capelli in perenne disordine, l'irriverenza. Come ho fatto a non capirlo subito?! Negativa. Insana. Devo trovare l'antidoto prima che diventi dipendenza anche il rapporto con lei. Le coincidenze sono troppe, pericolose. 
Il passato è tornato a tormentarmi... 

... l'immagine del "Tempio" ha preso vita su una lastra metallica... e nei miei incubi. Non riesco più a dormire naturalmente. Ho bisogno che il buio scivoli giù nella gola per chiudere gli occhi.